Seguimi su Facebook Seguimi su Instagram Il mio canale Youtube Il mio canale Youtube
Torna in cima

Biografia

1971-1973

Primi anni del liceo. Conosco Guido Morra, con cui condivido la passione per poesia e letteratura. Scriviamo canzoni tra i banchi di scuola.  

​​​​​​​1974

Il Folkstudio a Trastevere è la “casa” dei cantautori romani. Ci suonano i migliori. Passo un provino e mi esibisco ogni domenica pomeriggio.

​​​​​​​1975

Firmo un contratto discografico con l’etichetta IT e incido l’album “In una simile circostanza” negli studi RCA. Tanti musicisti jazz a suonare: Bruno Biriaco, Carlo Siliotto, Patrizia Scascitelli, Maurizio Giammarco.

​​​​​​​1976

È inverno. Sono al primo anno di Lettere e vado a vivere con la mia fidanzata. Piero Togni, fratello maggiore, è uno tra i più affermati fotografi del rock. Squilla il telefono, rispondo per caso e dopo una settimana divento il supporter ufficiale dei Pooh. Viaggerò con loro, in cinque dentro una macchina, per diversi anni.

1977-1978

Ancora in sala d’incisone a Milano. La produzione è di Red Canzian. Casa discografica Produttori Associati. Gli arrangiamenti orchestrali sono di Claudio Fabi, e in molte tracce suonano anche Dodi Battaglia e Tullio De Piscopo. Esce il singolo “Ma tu non ci sei più”. Patatrac-boom e l’etichetta fallisce. L’intero LP, senza copertina e titolo, si perde nel nulla. Delusione.  

1979

In primavera tour tra Canada e Stati Uniti, sempre con i Pooh. Torno a Roma. Chiudo con i concerti e incontro il produttore Giancarlo Lucariello. Firmo un contratto con la CGD e vado in studio con Maurizio Fabrizio come arrangiatore.

1980

Muore mio padre e una settimana dopo esce l’album “...e in quel momento, entrando in teatro vuoto, un pomeriggio vestito di bianco, mi tolgo la giacca, accendo le luci e sul palco m’invento” insieme al singolo “Luna”. Dilagano le radio libere, e per un paio di mesi giro l’Italia rilasciando interviste. Il 24 luglio festeggio il compleanno insieme al primo posto in classifica di “Luna”. Un giornale pubblica l’indirizzo di casa e mi arrivano centinaia di lettere. Scrivo nuove canzoni. Abbandono malinconicamente gli studi letterari.

1981

LP “Le mie strade”, 45 giri “Semplice”. Altro successo e 120 concerti sold out. Sono diventato una pop star, ma non ci penso. Promozione in Spagna, Francia e Germania. Mi diverto faticosamente.

1982

Un mese e mezzo in Giappone. Organizzazione esasperante. Sento nostalgia di casa. Concerto importante al Budokan di Tokio: risultato ottimo. Finalmente torno a Roma. Divergenze di vedute artistiche con Lucariello e s’interrompe il sodalizio. Produco l’album “Bollettino dei naviganti” e il singolo “Vivi”. Arrangiamenti del giovane Fio Zanotti. Suono più rock e il tour estivo entra negli stadi affollati.

1983

Ho poco tempo per fare qualsiasi cosa. Incido il 33 giri “Gianni Togni”. Non c’è la canzone da hit, dice la CGD. Scrivo “Per noi innamorati” una mattina di febbraio. Solitamente compongo il pomeriggio, ma ho fretta. Il successo diventa quasi mondiale. La versione in spagnolo “Tan enamorados”  conquista anche l’America del sud.

1984

Ore otto del mattino volo Roma-Milano, riunione e poi colazione a Madrid, pomeriggio a Parigi, pranzo serale a Monaco di Baviera: giornata tipica promozionale. Compongo, realizzo, produco l’album e cd “Stile libero”. Penso a “Giulia” come singolo, ma alla CGD non piace. Per fortuna non gli do retta. Scrivo il brano “Dancing” per la colonna sonora del film “Il futuro è donna” di Marco Ferreri. Lo canto in inglese.

1985

Vita privata a pezzi più tanti concerti. Un colpo di fulmine e mi sposo.

1986

La nuova produzione è “Segui il tuo cuore”. Album e singolo, per la prima volta, accomunati dallo stesso titolo. Con i missaggi di Brad Davis le sonorità acquistano spessore internazionale. Giorgio Moroder vorrebbe realizzare una propria versione USA del brano. Problemi contrattuali, poi il progetto naufraga

1987

“Di questi tempi” l’LP, “Sono con te” l’apri pista. Tanti concerti. Cambia il mio modo di pensare la musica.

1988

Voltare pagina. Rifletto. Scrivo canzoni in libertà. Risultato: il cd “Bersaglio mobile”. Manu Katché batteria, Pino Palladino basso, Mel Collins sax. Disco amato da molti, da altrettanti osteggiato. Sono ancora una pop star? Chiudo il contratto con la CGD. Nuova tournée estiva.

1989- 1991

Compongo, viaggio, vivo. A Londra incontro il musical, passione immediata.

1992

CD “Singoli” per un’etichetta indipendente, forse troppo. La mente vaga altrove.

1993

Produzione di artisti esordienti. La piacevolezza del “fuori da me”.

1994-1995

Ingredienti: una storia, il pianoforte, l’orchestra sinfonica, le voci. Nulla di più. Lunga partitura, impegnativa, dispendiosa, faticosa, complessa. La pietanza finale è buona ma costosa. Metto tutto in frigorifero. Aspetto.

1996

Come il “figliol prodigo” torno in CGD. “Cari amori miei” successo inaspettato. Dolorosa separazione da mia moglie. Le contrapposizioni m’inseguono. A Milano incontro Massimo Ranieri, diventiamo amici e apro il frigorifero. Tour estivo.

1997

“Hollywood – ritratto di un divo” con Massimo Ranieri, venti cantanti-attori-ballerini, regia di Giuseppe Patroni Griffi e il musical finalmente va in scena. Il sogno diventa un trionfo di pubblico e di critica. A volte capita. Realizzo il cd “Canzoni in corso” e un estratto va al Festival di Sanremo. Signore e signori, “Ti parlerò d’amore” di Togni-Morra, canta Massimo Ranieri. Sono il produttore artistico e seguo tutto da vicino. Il mondo festivaliero non fa per me. Resta l’esperienza. Incido “Ho bisogno di parlare”. Tour in Australia. Ho sempre meno tempo a disposizione per la promozione. Dirigenti CGD scontenti. Devo scegliere? Vado verso la libertà. Contratto chiuso.

1998

Repliche teatrali del musical. La grande orchestra sempre sul mio cammino, questa volta per la televisione. Sigla, commenti sonori e arrangiamenti di “Madre Teresa DI Calcutta” per Canale 5 e “I colori di Napoli”, in diretta da Piazza Plebiscito (NA), Rai 1. Collaboro anche con Gilbert Becaud e Katia Ricciarelli.

1999

Mi ammalo. Le repliche di “Hollywood- ritratto di un divo” proseguono. Innumerevoli operazioni non salvano il distacco della retina all’occhio destro. Il cervello, pian piano, si abitua alla situazione. Sconforto sentimentale.

2000

Ancora teatri affollati per il musical.  Rimango al fianco di Ranieri per altre produzioni in Portogallo e Francia. Belle spiagge.

2001

La nuova sfida è “G & G”, musical sinfonico su Greta Garbo per lo Stadsteatern, Teatro Stabile di Stoccolma. Scrivo le musiche, curo gli arrangiamenti e la produzione artistica globale. Vivo sugli aerei tra Roma e Stoccolma. La mia conoscenza della lingua inglese è scolastica, ma con il tempo migliora. Novità in amore

2002

8 febbraio debutto di “G & G” e venti minuti di standing ovation. Ci sono i testimoni, se non credete a me. Teatro esaurito per mesi. Grande soddisfazione (scusate l’auto compiacimento). Fondo la personalissima etichetta Acquarello.

2003-2005

Jean Cocteau, dalla sua ultima intervista del 1962: “bisogna lavorare velocemente, ma avendo prima pensato a lungo a quello che si sta per fare”. Lentezza, assenza, approfondimento.  

2006

Estate di lavoro in studio. A novembre “La vita nuova”, cd e vinile. Interviste, televisioni, radio, ma il mondo ora è digitale. Ah, non me n’ero accorto!  

2007

Concerti, concerti, concerti. Gli ultimi.

2008

Musical “Poveri ma belli”, con Bianca Guaccero, Michele Carfora, Antonello Angiolillo e trenta cantanti-attori-ballerini. Testi, musiche e arrangiamenti di Gianni Togni. Testo teatrale di Massimiliano Bruno e Edoardo Falcone. Coreografie di Franco Miseria. Produzione Sistina-Titanus. Regia di Massimo Ranieri. Due stagioni di repliche. Bene, bravi, grazie!

​​​​​​​2009

Tuffo nel passato. Rimasterizzazione analogica di quasi tutto il mio catalogo. Ricordi color pastello. Esperienza molto piacevole.

2010

I primi quattro album ristampati in cd (per la prima volta). Inutile cercarli oggi nei negozi, tutte le copie sono state vendute in breve tempo. Rarità da collezione.

2011

Ennesimo affondamento sentimentale. Intero anno a scrivere il musical “1980”, insieme a Gianni Guardigli. Storia d’incontro tra due generazioni e canzoni del mio repertorio come drammaturgia. Pensato per tre possibili allestimenti diversi. AAAA - cercasi produttore illuminato disposto a rischiare, o capitani coraggiosi. Astenersi perditempo.

2012

Musical Europa Festival (MEF), dal 18 al 22 luglio a San Benedetto del Tronto.  Altro sogno diventato realtà. Esperienza creativa, affascinante ma piuttosto impegnativa.

2013

Caffè al bar di quartiere. Chiacchiere serali con gli amici di sempre. Letture interessanti. Riprendo a scrivere pagine di un romanzo abbandonato già tre volte. Musica: manca l’idea. Mi è venuta un’idea. A fine giugno entro in sala d’incisione. Compongo giorno per giorno, niente di definito a priori. Percorso affascinante. Un nuovo amore. Il disco è ancora in lavorazione, ma la storia continua.

2014

Gennaio: se mi lasciano in pace, scrivo i testi del nuovo disco.

Febbraio-giugno: Scrivo testi, incido con calma, amo, canto, leggo, ascolto, viaggio, suono e poi ancora missaggi, parole, ripensamenti, caffè, cucina conviviale, riflessioni, risate: così nasce “Il Bar Del Mondo”. La grafica di copertina è pronta. Io ancora no. 

2015

I tedeschi sbagliano il transfer per il doppio vinile. Volo a Londra, destinazione Air Studios. Perfetto, gran lavoro. Tutto pronto, adesso. A marzo esce “Il Bar Del Mondo”. Preparazione di molti video. Promozione complicata ma il disco è accolto bene. Tante interviste. Sono diventato un outsider. Divertente. Finalmente in vacanza. Ritorno a casa meditando nuovi progetti.  

2016

Metto ordine nei ripiani della libreria, affollati da antiche cassette audio. Dal passato, spesso, vedi meglio il presente. Colpo di fortuna! Trovo casualmente le cinque canzoni mancanti alla copia master del 1977. Le cercavo da anni. Corro in sala d’incisione. Bisogna attrezzarsi con software adatti al restauro. Lavoro lungo e paziente. Spunta fuori anche il servizio fotografico realizzato per quel disco disperso. Telefonate ai musicisti dell’epoca e la sera cucino tra i ricordi. Proposta di comporre la colonna sonora per un film. Leggo il copione e accetto. Inizio a scrivere anche dei brani per un album futuro. Chitarra, pianoforte, intere giornate in studio, e un po’ di estate nelle isole Azzorre. Autunno casa e musica. La copertina del cd è finalmente terminata: dopo quaranta anni, il 25 novembre, esce “Canzoni Ritrovate – 1977”. Scusate il ritardo.        

2017

Parlare di musica con un regista di cinema è divertente quanto complicato. Dovrei fare quella colonna sonora, ma è meglio di no, troppe assurdità e complicate indecisioni. Preferisco concentrarmi sul nuovo disco.  Ho le idee chiare: i brani dovranno essere diversi l’uno dall’altro, soprattutto negli arrangiamenti. Il suono è importante, quindi basta digitale, solo analogico. Nell’arte la forma è anche sostanza. Da giugno a dicembre passo le giornate in casa o in sala d’incisione per preparare i provini. Sembra andare tutto per il meglio.     

2018

Anno tristissimo. Perdo, in un breve intervallo, due persone importantissime nella mia vita. Cerco di continuare a lavorare sui testi, per quanto possibile, tra mille difficoltà. Fortunatamente ho ancora il conforto di amore e arte. A giugno chiamo tutti i talentuosi musicisti che mi circondano e registriamo le partiture, lungamente studiate, sulle ventiquattro tracce che il nastro analogico offre. Microfoni, valvole e mixer fanno il resto. Suono vero e magnifico. Poi, con calma nel tempo, correggo metriche e canto pensieri convertiti in parole.       

2019

I primi due mesi, purtroppo, sono peggiori di quelli precedenti. Anche mia madre ci lascia improvvisamente. Con l’arrivo della primavera cerco di allontanare la malinconia spingendo sul pedale dell’acceleratore musicale. Nasce finalmente “Futuro Improvviso” in tre versioni: vinile, cd e download digitale (standard e delux). A ogni formato dedico un missaggio leggermente diverso, com’è giusto che sia.  Includo anche versioni acustiche di quattro brani e, per la prima volta in un mio disco, due strumentali inediti. Quanta audacia! Copertina curata in ogni dettaglio. Va tutto in stampa. ”Futuro Improvviso” esce il 20 settembre. Incredibile ma vero: LP direttamente tra i primi cinque in classifica, mentre cd e digitale nella top 50. Seguono settimane di promozione e interviste. Penso sia arrivato il momento giusto per tornare a suonare dal vivo nei teatri.

 

 

2020

La prima data per i concerti è stata fissata: Roma, 21 marzo, Auditorium Parco della Musica. Sono emozionato. Chiamo a raccolta Massimiliano Rosati alle chitarre, Luca Trolli alla batteria, Marco Siniscalco al basso, Alessandro Gwis alle tastiere. Alto tasso tecnico e artistico. Gennaio e febbraio volano via tra la difficile scelta dei brani (ma quante canzoni ho scritto!) e lo studio per nuovi arrangiamenti. In pochissimo tempo la sala Sinopoli è già sold out. Arrivano richieste per altre date in Italia: scelgo Torino e Milano per il 20 e 21 aprile, poi si vedrà se continuare a ottobre. Prevendite molto buone anche al nord. E chi se lo aspettava! Riunioni con service audio e luci. La parola d’ordine è alta qualità con pochi fronzoli. Saremo seguiti anche da uno studio mobile per le registrazioni live. Le prove musicali e sceniche inizieranno il 7 marzo.

Stop, fermi tutti: pandemia coronavirus. È il “futuro improvviso” che mai avrei immaginato. Pazienza, restiamo a casa, ma per i miei collaboratori è una vera batosta. Non ci scoraggiamo e riprogrammiamo i concerti: Roma sarà sabato 19 dicembre, sempre al Auditorium, mentre a Milano e Torino suoneremo a marzo 2021. “Il destino a volte è come un aquilone e cambia direzione all’improvviso” (auto citazione, chiedo venia, ma non potevo farne a meno).  

2021

Concerti ancora rinviati a maggio del prossimo anno. Bando alla tristezza e inizio a comporre canzoni per un nuovo album. Vado in sala d’incisione, quando possibile e con la dovuta cautela. Le canzoni musicalmente stanno prendendo forma tramite dei provini molto accurati. Sarà diverso da “Futuro Improvviso” perché, quando si intraprende un viaggio, la curiosità guida la mente.

2022

L’anno inizia con poche certezze sulla possibilità di riapertura dei teatri. Nell’attesa continuo a lavorare su arrangiamenti e sonorità del nuovo album. Nell’arte, secondo me, forma e sostanza vanno di pari passo. Finalmente una buona notizia: i concerti si faranno. Corro in studio per la pre-produzione di quaranta canzoni tra cui scegliere quelle che suoneremo sul palcoscenico. Cambia il tastierista, che aveva preso altri impegni, e arriva Aidan Zammit, insieme al chitarrista aggiunto Giovanni Di Caprio.

Aprile dedicato alle prove musicali e poi all’allestimento luci. Chiedo semplicità scenica. Si parte: 2 maggio a Torino, 3 maggio a Milano e il 14 maggio a Roma. Abbiamo scelto di viaggiare in treno. Che emozione trovare i teatri pieni e Roma completamente sold out. Molti sono arrivati anche da vari Paesi europei per ascoltarmi. I concerti vengono registrati, non si sa mai. Primi giorni di giugno: ascolto le tre performance catturate dal vivo in digitale. Sono indeciso. Provo a passare la registrazione audio della data di Roma in analogico, su nastri 24 piste. Fantastico, tutta un’altra cosa. Estate piena di lavoro tra missaggi, masterizzazioni, transfer per il vinile, grafica di copertine e inserti. Il 28 ottobre esce “LIVE” in quattro versioni: 2 LP 180 gr. con la locandina dei concerti, 2 MC (musicassette), CD con libretto fotografico e DIGITALE per tutte le piattaforme on line. Che soddisfazione!